M26
Testo e modello
“Loogan”
IL MODELLO
Accattivante!
Aggettivo ideale per giudicare il kit della Tamiya.
Spettacolare è il livello di dettaglio e la semplicità del montaggio, anche se oggi ,con le nuove tecnologie, trovare problemi riguardanti l’assemblaggio è diventato veramente difficile.
Presenti nel kit, piccole parti fotoincise, ruote in gomma, due tubi in ottone e catene in rame.
Come dicevo in precedenza, il montaggio, è stato veloce e piacevole, anche se non è stato utilizzato nessun kit di miglioria. Un mese circa di lavoro costante, successivamente ripagato da un bestione in plastica verde (foto 1 e 2).
COLORAZIONE
Il colore base, che non è altro che un misto di quattro colori (gamma Vallejo Standard) , è stato dato su tutte le zone del modello, interni compresi.
Ma come molti mezzi americani della WWII, il verde è molto monotono, e personalmente avevo bisogno di smorzare tale monocromia. Come fare?
Aumentando i contrasti sia di luce che di ombre, sono riuscito ad avere un effetto a me molto gradito. Per le luci, si aumentano le percentuali di colore avorio nella mescola di base e data sulle zone in rilievo esposte maggiormente esposte alla luce (foto 4 e 5). Il sistema lo utilizzato anche per gli interni.
La stella è stata realizzata ,riportando su una striscia di nastro adesivo per carrozziere, una delle due famose Stars del marchio Tamiya. Accuratamente tagliata e appoggiata sul modello e dipinta ad aerografo.
INVECCHIAMENTO
A colere ascutto , ho incominciato a simulare le scrostature e i depositi di ruggine sulle zone di maggior usura del mezzo con il tono cioccolato della Vallejo Standard ed un piccolo pennello a punta fine. Il lavoro ha richiesto più tempo di quello che mi aspettavo, anche perchè, nella zona degli ingranaggi per il recupero del cavo è davvero “increspata” di volumi e parti attive all’uso.
Ma il gioco no è finito, per risaltare il lavoro, ho contornato i graffi con un mix di colore base schiarito all’80%. (foto 7)
Fatto questo, con una mescola abbastanza corposa di colore ad olio nero e petrolio bianco è stato dato con un grosso pennello su tutto il modello. Ho lasciato colare tutto l’eccesso riportandolo successivamente in modo molto più selettivo.... Tale trattamento ha scurito molto il modello, ma a colore essiccato tutto si attenua.
Con un pennello molto morbido, quelli da decupage, ho sfumato i depositi in eccesso verso il basso, così creando l’effetto colatura.
Con ocra ed terra di Siena Bruciata, sempre ad olio, ho realizzato filtri e piccole abrasioni sul tetto del mezzo ( foto 6 e 8 )
CONCLUSIONI
Realizzare un modello da scatola è sempre un piacere, ma mi è servito a provare tecniche di invecchiamento per lavori futuri. Non ritengo tale modello, una cavia, ma preferisco dedicarmi alla rivisitazione completa del modello, con dettagli auto-costruiti e inusuali....o almeno ci provo!